International Gramsci Society Newsletter
Number 12 (February, 2002): 3-4
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Rio de Janeiro 2001

Il 2º Covegno-Congresso della IGS

Tra il 19 e il 21 settembre 2001 si è svolto a Rio de Janeiro il secondo convegno- congresso della International Gramsci Society, sul tema "Ler Gramsci, entender a realidade". L'iniziativa, con il coordinamento scientifico di Carlos Nelson Coutinho, è stata organizzata da Andrea de Paula Teixeira e ospitata dalla Escola de Servico Social da Universidade Federal do Rio de Janeiro.

Hanno preso parte ai lavori iscritti provenienti da Argentina, Australia, Brasile, Cuba, Germania, Giappone, Italia, Messico, Olanda, Regno Unito, Romania, Spagna, Stati Uniti. Ad essi hanno assistito un centinaio di iscritti alla Igs (metà dei quali brasiliani) e, in collegamento video in una sala attigua, un centinaio di studenti dei corsi post-laurea dell'università ospitante. Motivi logistici e organizzativi hanno costretto a respingere la domanda di partecipazione di centinaia di docenti brasiliani.

I lavori sono stati aperti da Joseph Buttigieg, segretario della Igs, che si è anche soffermato sui recenti tragici fatti di New York (in seguito ai quali alcuni relatori non sono potuti giungere in Brasile, per il perdurante disordine del traffico aereo), interrogandosi sugli odierni pericoli del ricorso all'uso della forza non in alternativa, ma accompagnato da un notevole consenso. La seduta inaugurale è stata completata dalle relazioni di Coutinho e di Giorgio Baratta (due dei vice-presidenti uscenti), che hanno esplorato aspetti divesi della persistente e consolidata presenza di Gramsci nella cultura contemporanea.

Sono seguite quattro sezioni plenarie di lavoro: "Egemonia e contro-egemonia nell'inizio del nuovo millennio" (relatori Daniel Campione, Dante Germino, Dora Kanoussi e Jeremy Lester); "Americanismo e fordismo oggi" (relatori Alastair Davidson & Kathleen Weekley, Roberto Finelli, Sabine Kebir e Luiz Werneck Vianna); "Società civile e Stato nell'era della globalizzazione" (relatori Guido Liguori, Rita Medici, Marco Aurelio Nogueira e Giovanni Semeraro); "Gramsci nel mondo di oggi" (Francisco Fernandez Buey, Isabel Monal, Koishi Ohara, Ivete Simionatto, Gheorghe Stoica).

Alle sezioni plenarie si sono affiancati quattro seminari: "Educazione e società" (coordinato da Lucia Neves), "Questioni di oggi alla luce di Gramsci" (coordinatore Yves Lesbaupin), "Il marxismo di Gramsci" (coordinato da Alberto Aggio), "Edizioni e traduzioni" (coordinatore Luiz Sergio Henriques). [END PAGE 3]

Sono intervenuti, nell'una o nell'altra sede, tra gli altri, José Mario Angeli, Derek Boothman, Andrea de Paula Teixeira, Marcos del Roio, Rosemary Dore Soares, Antonino Infranca, Antonio Carlos Maximo, Marco Mondaini, Cristina Ortega.

È impossibile sintetizzare i temi e i tagli interpretativi emersi nel corso di un confronto tanto vasto e serrato (ogni relazione è stata dibattuta, con interventi e domande da parte del pubblico). Si può qui solo dire che sono emerse a più riprese due anime: una più analitica e teorica, un'altra più militante e direttamente politica. Pur sottolineando che la Igs non è e non vuole essere una organizzazione direttamente politica, Coutinho, nel concludere i lavori, ha cercato di sintetizzare queste "due facce", che sono state proprie anche di Gramsci, correggendo idealmente a posteriori il titolo del convegno: "Leggere Gramsci, capire la realtà, per cambiarla".

Nell'ambito dei lavori del convegno si è svolto anche il II congresso internazionale della Igs. È stato deciso di non eleggere una nuova presidenza, ma un ampio coordinamento rappresentativo delle diverse aree geoculturali, con il compito di affiancare Joseph Buttigieg (confermato segretario). Del coordinamento fanno parte Baratta, Campione, Coutinho, Fernandez Buey, Henriques, Kanoussi, Kebir, Lester, Liguori, Matzuda, Ohara, Stoika. Gli obiettivi indicati come prioritari da qui al prossimo convegno- congresso (previsto per il 2007) sono stati la conoscenza e l'instaurazione di rapporti duraturi con realtà in cui Gramsci è oggi letto e studiato, ma che restano ancora poco note (in primo luogo l'India).
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