International Gramsci Society Newsletter
Number 10 (March, 2000): 23-24 < prev | tofc | next >  

Lo Streben gramsciano

Antonio Gramsci: Critica letteraria e linguistica a cura di Rocco Paternostro (Roma: Lithos Editrice, 1998)

Luisa Carbone

Rocco Paternostro si interroga sul "senso di un ritorno" a Gramsci in questa fine del millennio che vede il tramonto di un'epoca segnata da grandi conflitti politici, sociali ed economici. Si domanda quale "valore" attribuire ai concetti gramsciani del blocco storico, della letteratura nazional-popolare, della lotta di classe, della politica come Weltauschauung, di fronte ad una società multimediale che ha visto il fallimento delle ideologie "liberiste imperialistiche" e "umanitaristiche collettiviste"?

Paternostro afferma che dopo la caduta del muro di Berlino e lo sfaldamento dell'impero sovietico il corpus-pensiero gramsciano può essere considerato "l'utopia concreta", di cui parla Bloch, il pensiero di Gramsci quindi non si riduce al suo passato né è assorbito dal presente, è teso al futuro, allo Streben, è la coscienza anticipatrice, l'immagine di speranza riflessa nella letteratura, nel teatro, nelle favole, nell'arte. L'attività intellettuale di Gramsci diviene uno strumento di scienza sociale : "il gramscismo può porsi paradossalmente, e contrariamente a quanto sosteneva Croce, nel campo della cultura non solo italiana, come uno dei tanti metodi d'indagine letteraria di cui la critica letteraria deve e può servirsi, così come si serve dei tanti altri metodi che contribuiscono a definirla come disciplina, penso al formalismo, allo strutturalismo, all'ermeneutica, alla semiotica, alla stilistica, al decostruzionismo e ancora alla critica tematica, alla psicanalitica, alla simbolico-antropologica, alla storicistica, ecc.". Tuttavia la capacità di indagare e di interpretare le trasformazioni della storia, per costituire un patrimonio comune va "decontestualizzata" per poi essere "ricontestualizzata"; è questa la duplice operazione di Paternostro che considera gli scritti di Marx e Engels sulla filosofia, arte e letteratura il vero filo conduttore di questa indagine. I testi più significativi dell'ideologia marxista e engelsiana, dalla teoria del materialismo storico, all'alienazione del lavoro, alla tesi della struttura e della sovrastruttura, alla storicità dell'arte e della letteratura fino all'enunciazione del comunismo quale compiuto umanesimo, precedono la critica letteraria e linguistica di Gramsci. [END PAGE 23]

Al lettore rimane il compito di penetrare nella specificità, di percorrere gli scritti e le riflessioni dei due filosofi tedeschi e di Gramsci che sono da Paternostro intenzionalmente "decontestualizzati", cioè inseriti nell'antologia senza far riferimento ai dati storici, senza tener conto dei modi e delle posizioni assunte dalla critica, senza quindi considerare i fenomeni storico-politici e culturali dell'epoca.

L'antologia di Paternostro sembra inoltre seguire l'impianto Hegeliano-Desanctesiano di Tesi, di Anti-tesi e di Sintesi.

I capitoli dedicati a Marx-Engels e a Gramsci fondono due momenti essenziali : il marxismo come Tesi secondo cui "non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza" e il gramscismo in qualità di Anti-tesi "impropria", poiché il pensiero di Gramsci è in "continua creazione e in perpetuo movimento" egli studia, interpreta e sviluppa le teorie per cui "solo quando noi ci siamo allenati a tutte le difficoltà della logica, a cogliere tutte le congruenze tra idea e idea, e tra pensiero e azione, possiamo dire di essere veramente noi, di essere veramente responsabili delle nostre opere, perché allora possiamo prevedere le ripercussioni probabili di ogni nostra opera nell'ambiente sociale ed economico."

Il terzo momento, la Sintesi, di questa antologia è riservato agli studi su Gramsci e l'opera gramsciana che si sono avvicendati dalla fine degli anni Quaranta fino ai nostri giorni. (corredati da un'appendice che raccoglie una folta serie di schede bibliografiche-informative).

Paternostro riporta le testimonianze del dibattito sorto attorno agli argomenti che Gramsci ha trattato nei Quaderni durante gli anni del carcere: l'attenzione per la storicità dell'arte e della letteratura, il ritorno al De Sanctis, il Risorgimento, il tema della letteratura popolare nei romanzi d'appendice, il rapporto letteratura e società, il concetto di folclore e di senso comune , il rapporto di poesia e struttura, il canto decimo dell'Inferno, la quistione della lingua letteraria e dei dialetti, ("da qui il binomio Manzoni-Ascoli"), gli appunti di filosofia e il ruolo di Croce, la crisi nazionale e la figura di Machiavelli.

Questa terza parte ripercorre dunque mezzo secolo di storia della critica, rielabora le teorie storico-materialistiche di Marx e Engels e la tradizione storicistica italiana di De Sanctis e Croce, e finalmente permette una ricontestualizzazione del pensiero di Gramsci intesa come una "attività teorica "e una "attività pratica [...] intrecciate indissolubilmente".   ^ return to top ^ < prev | tofc | next >